La perla dell’Asia: Phnom Penh; così veniva chiamata la capitale della Cambogia nell’epoca coloniale. Phnom Penh si trova nella parte sud-orientale della Cambogia, alla confluenza dei fiumi Tonle Sap e Mekong. Phnom Penh è posizionata a 12 metri sopra il livello del mare e si estende per 376 km quadrati. Nel 1975 gli khmer rossi di Pol Pot occuparono la città, costrinsero Lon Nol alla fuga e misero in atto una politica di “socialismo agrario”, evacuando tutti i cittadini dalle città alle campagne in fattorie comuni e sterminando gli oppositori del regime. Phnom Penh venne trasformata in una città fantasma in cui molti morivano di fame, freddo o per mancanza di cure mediche. Qui storia e cultura si incontrano per stupire il viaggiatore con templi e pagode che hanno un immenso fascino. Iniziamo la nostra visita dal Palazzo Reale, costruito sulle sponde del fiume Mekong e formato da numerose Pagode ciascuna con una sua specifica funzione. La più famosa è la Pagoda d’argento, chiamata anche Wat Preah Keo. Costruita in stile Khmer è chiamata così per il suo pavimento formato da 5000 piastrelle in argento ciascuna delle quali pesa 1 kg. Le pareti sono affrescate con storie del Ramayana antico poema epico e al centro della sala ammirerete il Buddha di smeraldo, un’opera che vi lascerà a bocca aperta. In Cambogia si pratica il buddhismo di tradizione Theravada, ma la costituzione prevede la libertà di culto e condanna ogni tipo di discriminazione. A prova di ciò parte della popolazione è di religione mussulmana e cristiana. Spostandoci dalla capitale ci dirigiamo a Siem Reap, città che mantiene il fascino dell’antica città coloniale e nelle cui vicinanze visitiamo Banteay Srei. In questo sito archeologico scopriamo tutto lo splendore tracce della civiltà Khmer. Il tempio conosciuto come il Tempio delle femmine è costruito in arenaria rosa con pregevoli bassorilievi e magnifiche statue. La foresta che circonda questo tempio aggiunge fascino indescrivibile.
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato al Cile)
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