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Le Guida di Repubblica e i segreti di Civita di Bagnoregio

todayGennaio 7, 2022

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Lo scrittore Bonaventura Tecchi coniò l’epiteto “la città che muore” per riassumere la sua condizione instabile ma decisamente affascinante: arroccata su una rupe tufacea che lentamente si erode per eventi atmosferici e la fragilità della roccia su cui poggia. Ma Civita di Bagnoregio è tutt’altro che morente: negli ultimi anni è diventata una delle mete preferite da migliaia di turisti da tutto il mondo, cuore di importanti attività culturali e sociali, fino alla candidatura come Patrimonio Unesco per l’importanza del suo paesaggio culturale.

Le Guide di Repubblica dedicano un volume proprio a questa meravigliosa realtà, in un volume di 170 pagine ricco di interviste, storie, itinerari, focus non solo su Civita di Bagnoregio, ma anche sulla Valle dei Calanchi, i piccoli centri che la punteggiano come Lubriano, Graffignano, Celleno, Castiglione in Teverina, Civitella d’Agliano, senza dimenticare le “deviazioni” più interessanti lungo il tragitto, da Viterbo a Bomarzo, passando per Orvieto, Bolsena o Montefiascone.

“Civita di Bagnoregio è una briciola, ma è una di quelle briciole che hanno il sapore dell’eternità – scrive nella sua introduzione il direttore delle Guide di Repubblica Giuseppe Cerasa – A volte basta una briciola per farti sentire il vero odore del pane, per capire quale lievito è stato usato, quali grani, quanto sale, quale cottura. A noi le briciole piacciono, soprattutto se hanno la forma di un piccolissimo borgo aggrappato ad un ponte e sorretto da una rupe tufacea, come a significare contemporaneamente un distanziamento e un attaccamento al resto del mondo”

Tante le voci che raccontano la magia di Civita nel volume, da Enrica Cotarella a Dacia Maraini, da Franco Arminio a Paolo Crepet, fino alla regista Francesca Archibugi, il geologo e presentatore Mario Tozzi, il fotografo Brian Stanton di cui sono pubblicati in Guida alcuni magnifici scatti. Ma anche le parole di chi vive Civita di Bagnoregio ogni giorno, proponendo iniziative e progetti (come Francesco Bigiotti con Casa Civita o Salvatore Regoli con l’associazione Juppiter) o semplicemente cantandone la poesia quotidiana come il “poeta contadino” Venturino Rocchi o Giovanni Burla, esperto di orchidee spontanee che crescono nella Valle dei Calanchi.

Spazio anche agli eventi che scandiscono il calendario del borgo e di Bagnoregio, come La Città incantata, meeting internazionale “dei disegnatori che salvano il mondo”, Civita Cinema, Civita Luogo del Pensare, Civit’arte, ma anche antiche tradizioni come il Palio della Tonna, la suggestiva processione del Venerdì Santo e il presepe vivente.

Non mancano ovviamente i consigli per mangiare, dormire e fare shopping gastronomico a Civita e nei suoi dintorni, con 130 indirizzi segnalati, e in chiusura del volume sono pubblicate anche dieci ricette illustrate dagli chef del borgo e dei ristoranti più interessanti della zona per godere anche a casa dei sapori tipici del territorio.

(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento con le Guide di Repubblica dedicato a Napoli sotterranea)

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Written by: Piero Mammarella

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