Visitando il Bhutan capiamo che forse i nostri modi di misurare solo la ricchezza hanno molti limiti.Tutto l’occidente basa la misura della ricchezza del paese sul Prodotto Interno Lordo, ovvero sulla ricchezza prodotta.
Ma siamo sicuri che questo metro di misura sia l’unico disponibile?
Il Regno del Bhutan ha una superficie di 47.000 km2 sulla catena dell’Himalaya, tra il Tibet e l’India.
Già atterrare nell’aeroporto di Paro è un’avventura, collocato in una profonda valle e circondato da montagne alte fino a 5.500 metri è considerato uno degli aeroporti più pericolosi e i piloti abilitati all’atterraggio sono solo 8 in tutto il mondo.
Il paese offre itinerari incredibili e panorami mozzafiato tra le vette più alte del mondo.
La religione di stato è il buddhismo tibetano chiamato Drukpa, e il clero che vive all’interno di monasteri chiamati Dzong, ha un grande peso sia religioso che politico.
Ma torniamo alla ricchezza del paese, qui non si parla di PIL ma di FIL ovvero Felicità Interna Lorda che mette al centro di tutto non la ricchezza economica ma la felicità della persona.
5 sono i pilastri:
- Lo sviluppo umano
- Il governo
- Lo sviluppo equo
- La cultura
- L’ambiente.
Vi pare poco?
Pensate che per legge il 60% del paese deve essere coperto da foreste e per ogni albero abbattuto uno nuovo deve essere piantato.
La Natura infatti offre moltissimo, pensate che qui è possibile incontrare la tigre del Bengala, l’elefante asiatico, il lupo indiano, lo yak (bue tipico dell’Himalaya).
Questo e tanto altro ancora vi offrirà un incredibile paese dalle tradizioni millenarie sul tetto del mondo.
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Gunung Mulu)
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