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E chiamato la “mela d’Oriente” per la sua origine prima in Cina e poi in Giappone, dove è conosciuto come Loto il frutto e Albero della Pace, la pianta. Comunque è una pianta dai mille soprannomi: grano di Zeus, mela d’Oriente, albero delle sette virtù, legnasanta…
Avete indovinato di cosa sto parlando? Ve lo dico io: del cachi!
È una delle più antiche piante coltivate dall’uomo, originaria dell’Asia orientale e conosciuta in Cina da più di 2000 anni. Il cachi è stato importato nel nostro paese verso la fine del 1800, e attualmente si coltiva soprattutto in Campania e in Emilia Romagna.
I cachi sono frutti tipicamente autunnali, ed è infatti proprio questo il momento in cui si iniziano a vedere sulle nostre tavole.
Possono essere consumati sia più acerbi (come nel caso dei cosiddetti cachi vaniglia) che maturi, i classici cachi morbidi.
Sono dei frutti che presentano proprietà molto interessanti: i cachi sono molto energetici, hanno effetto diuretico, lassativo e epatoprotettivo. Contengono tanto potassio e vitamina C, beta-carotene, e tannini, famosi per le loro proprietà astringenti.
Grazie al suo sapore dolce ed equilibrato, si presta a tantissimi utilizzi: è buono sia consumato da solo che aggiunto a yogurt o frullati, e ovviamente può essere un ingrediente di marmellate e dolci.
Un segreto: quando comprate i cachi, non li scegliete già maturi; è sempre meglio prenderli un po’ acerbi, e poi eventualmente accostargli delle mele per farli maturare velocemente. In questo modo si conserveranno più a lungo e potrete gustarli in ogni fase di maturazione, a seconda dei vostri gusti.
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Segreti in tavola dedicato alla zucca)
L’articolo I segreti dei Cachi proviene da Dimensione Suono Soft.
Written by: Piero Mammarella
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