L’America latina mi ha sempre molto affascinato ed un viaggio in Ecuador mi ha fatto scoprire la sua curiosa capitale, Quito.
Sono arrivato con l’idea di stare solo qualche giorno e poi invece ho fatto molta fatica a lasciarla.
È una metropoli a 2800 metri di altezza, e devo dire che i primi giorni l’altitudine si faceva sentire lasciandoci un po’ il fiato corto. Questo non mi ha impedito di girare a piedi notando la la sua
conformazione. La città infatti si estendeva tanto in lunghezza. Mi sono portato subito verso il centro della città coloniale dove ho assistito a spettacoli in piazza ad ogni angolo.
I palazzi antichi e coloniali della città vecchia si scontravano con La Mariscal detta anche Gringolandia, perché costruita da architetti americani amati dal ceto alto e molto meno, dal ceto medio basso.
Il secondo giorno non potevo non andare a vedere uno dei simboli del paese, il vulcano Cotopaxi, il terzo vulcano più alto del mondo, con più di 5000 metri di altezza, ancora attivo. Con una forma a cono perfetta, dal 2015 ha ricominciato ad essere attivo, ma fortunatamente io ho approfittato delle zone in sicurezza dove mi è stato possibile andare per fare un trekking da togliere il fiato, e vedere a distanza, nella sua magnificenza il vulcano.
Nei giorni a seguire mi sono portato nei dintorni andando prima a Banos il cui nome deriva dai bagni termali che li si possono fare tutto l’anno.
L’acqua era davvero l’elemento principale che mi ha permesso di vedere incredibili cascate, vasche e piscine termali naturali.
Altra sorpresa è stato il mercato di Otavalo, il posto giusto dove ho potuto comprare una marea di souvenir e regali.
Qui mi si è creato un piccolo contrattempo: c’erano talmente tante cose che tra le tante cose acquistate, ho dovuto comprare una nuova valigia per farle stare tutte.
Tessuti, vestiti, cibo e musica si fondevano tutti insieme per un’esperienza incredibile.
Ho voluto chiudere la mia visita a Quito con la preghiera di tornarci, andando alla chiesa Compañía de Jesús , una delle cattedrali più importanti di tutto l’Ecuador realizzata in stile
barocco spagnolo.
Decorazioni incredibili, oro e pietra lavica erano mescolate insieme per uno stile indimenticabile. Ora non mi resta che sperare, che la mia preghiera in futuro venga esaudita.
(Se l’hai perso leggi e ascolta l’approfondimento Travel Experience dedicato a Buenos Aires)
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